Il fotovoltaico su acqua, assieme all’eolico off-shore, è una nuova frontiera dell’energia pulita e rinnovabile. Si tratta di una tecnologia che sfrutta le grandi distese d’acqua, trasformandole in superfici utili a produrre energia.
Il fotovoltaico galleggiante può essere installato su qualsiasi superficie d’acqua: in mare aperto e sui laghi, ma anche su corsi d’acqua e su dighe.
Gli impianti sono composti da tre parti:
- una struttura galleggiante molto leggera e flessibile per adattarsi al moto ondoso senza danneggiarsi, che può anche essere progettata per orientarsi verso il sole ottimizzando la cattura dei raggi
- una piattaforma che sostenga i moduli fotovoltaici
- i pannelli fotovoltaici con connettori e inverter.
I primi grandi impianti su acqua
Già nel 2017, mentre Donald Trump annunciava il ritiro degli Stati Uniti dagli Accordi di Parigi sul contrasto al cambiamento climatico, la Cina inaugurava la più grande centrale fotovoltaica galleggiate del mondo. Si trova nello Anhui, è stata costruita su una vecchia miniera allagata e con i suoi 40 MegaWatt è grado di alimentare 15-30 mila abitazioni.
Questa grande centrale cinese ha surclassato quella costruita nei pressi di Londra nel 2016, che produce “appena” 6 MegaWatt, ed era considerata la più grande del pianeta.
Più recentemente, nel 2019, nel sud della Francia è sorta una nuova centrale solare galleggiante. Si trova vicino alla cittadina di Piolenc e si è immediatamente guadagnata il titolo di centrale fotovoltaica su acqua più grande d’Europa, grazie a una superficie di 17 ettari e 47 mila pannelli fotovoltaici.
Costruito su lago artificiale di una cava abbandonata ed inaugurato nell’ottobre dello scorso anno, l’impianto è di proprietà della compagnia Akuo.
Per la sua costruzione sono stati investiti 17 milioni di euro, provenienti da una campagna di crowdfunding a cui hanno contribuito aziende e cittadini.
Oggi produce 17 MegaWatt di elettricità per 4700 famiglie; ed è diventata un modello di sostenibilità, efficienza, qualità e consapevolezza.
Una tecnologia molto vantaggiosa
I vantaggi dei pannelli galleggianti riguardano soprattutto la capacità produttiva e il limitato impatto ambientale.
Questi impianti, infatti, sono in grado di produrre fino al 15% di energia in più, consentendo una maggiore esposizione al sole. Inoltre, la rifrazione dell’acqua, ovvero la sua capacità di riflettere e amplificare la luce solare, permette all’impianto di catturare molta più luce e generare più energia.
Non solo. Con l’installazione su acqua risulta più agevole la regolazione della temperatura dei pannelli, e ciò permette agli stessi di essere più efficienti e produttivi.
Per quanto riguarda l’impatto ambientale, bisogna rilevare che esso è molto ridotto. Non c’è, infatti, consumo di suolo, non è necessario tagliare la vegetazione e, nei paesi molto caldi, questo impianti possono ridurre l’evaporazione delle acque dei laghi, preservando l’ecosistema sottostante.
Il fotovoltaico galleggiante è una soluzione importante al problema del consumo di terreni agricoli.