Lo smartworking e la DaD (didattica a distanza) sono le soluzioni imposte dallo Stato nel lavoro e nell’istruzione per garantire il distanziamento sociale durante la pandemia.
Le scuole sono state le prime a chiudere per salvaguardare la salute degli studenti. È stato grazie alla tecnologia se le lezioni hanno potuto continuare, seppur ridotte, e portare a termine l’anno scolastico.
Analogamente, nel mondo del lavoro la possibilità per gli impiegati di lavorare dalla propria abitazione ha permesso a molte aziende di attutire il colpo.
Ora che abbiamo ricapitolato i vantaggi che hanno offerto queste innovazioni, interroghiamoci sul rovescio della medaglia.
Parliamo dell’aumento dei consumi energetici delle abitazioni, che con smartworking e DaD ospitano gli inquilini per molte più ore al giorno.
Questo determina maggiori consumi per riscaldamento/climatizzazione, illuminazione ed elettrodomestici. Li vedremo nel dettaglio nel prossimo paragrafo.
L’aumento dei costi ricade sulle famiglie
Facciamo riferimento a una recente ricerca di Sostariffe.it che si è concentrata su tre profili di consumatore, ovvero single, coppie e famiglie.
Di ciascun profilo è stata poi calcolata la spesa annuale e stimato l’incremento dei consumi dovuti a smartworking e DaD.
Ed ecco i risultati.
I single hanno visto un aumento delle spese di 145 euro, le coppie hanno dovuto pagare 193 euro in più rispetto al passato, mentre per le famiglie l’aumento della spesa è stato di ben 268 euro.
I nuclei familiari presi in considerazione dallo studio sono quelli composti da due genitori e un figlio. La spesa media per le bollette di queste famiglie nel 2020 è stata di 2.058 euro, (1.661€ per luce e gas, 397 € per la connessione ADSL) 268€ in più rispetto al 2019.
Per i single si è trattato di una spesa totale di 1.116 euro (719 € per luce e gas, 397 € per internet), mentre le coppie la spesa complessiva ha toccato i 1.484 euro per le bollette (1.087 € per luce e gas e 397 € per internet).
Scadenza e bonus smartworking
Lo smartworking semplificato non sarà più in vigore dalla fine del mese di marzo, ma di questi tempi non è possibile prevedere eventuali proroghe.
In ogni caso, molte aziende che hanno sperimentato lo smartworking non torneranno più indietro.
Per compensare gli aumenti dei costi è in arrivo dal governo un bonus ad hoc che dovrebbe coprire le spese sostenute per le utenze, nonché la perdita dei buoni pasto e degli straordinari.
Per risparmiare davvero
Il bonus smartworking sarà molto probabilmente un contributo una tantum. Se vuoi davvero risparmiare su luce e gas, scegli il fornitore giusto.
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