fbpx

800 685 585

Area Clienti

Pompe di calore, crescita record contro la crisi energetica

Le pompe di calore sono i sistemi di riscaldamento alternativi più adottati a livello mondiale in questo periodo di crisi energetica.

Secondo un rapporto pubblicato recentemente dall’Agenzia Internazionale dell’Energia, “The Future of Heat Pumps“, la crescita delle vendite di pompe di calore è continua e costante e nei prossimi anni toccherà livelli record. La spinta più significativa l’ha impressa senza dubbio la crisi del gas, iniziata nel 2021 ed esplosa con la guerra in Ucraina.

Boom delle pompe di calore: ecco le cifre

Le pompe di calore hanno visto negli ultimi anni un calo dei prezzi e l’introduzione di incentivi statali che ne hanno fatto uno dei sistemi di riscaldamento alternativi più convenienti. Questo ha favorito l’aumento delle vendite a livello globale: nel 2021 sono cresciute del 15%, ovvero del doppio rispetto alla media degli ultimi dieci anni. Il primato spetta all’Unione Europa, le cui vendite sono cresciute del 35%. E nel 2022?

Nell’anno che sta volgendo al termine la crescita non si è arrestata e si stima che tocchi nuovi record. In Europa, in particolare, nella prima parte dell’anno le vendite sono persino raddoppiate rispetto allo stesso periodo del 2021. Nell’Unione Europea, entro il 2030, le vendite annuali potrebbero arrivare circa 7 milioni, quasi il quadruplo di quelle del 2021.

Non solo risparmio: i benefici ambientali

Quando si tratta di energia spesso risparmio economico significa peggioramento dell’impatto ambientale. Nel caso delle pompe di calore invece non è così: la loro diffusione contribuisce a diminuire le emissioni di carbonio.

Questi sistemi di riscaldamento alternativi possono ridurre la domanda di quasi 7 miliardi di metri cubi (bcm) nel 2025, quasi un terzo del consumo di gas della UE è infatti dovuto ai riscaldamenti. Inoltre, se gli obbiettivi climatici della UE fossero raggiunti, il taglio potrebbe arrivare a 21 miliardi di metri cubi di gas al 2030.

Con la riduzione del consumo di gas e degli altri combustibili fossili utilizzati per il riscaldamento, secondo il report di AIE, si eviterebbe l’emissione di almeno 500 milioni di tonnellate nel 2030.

La necessità di formare manodopera specializzata

Oltre ai vantaggi economici e ambientali, la diffusione delle pompe di calore genererebbe anche un’espansione della forza lavoro. A livello globale potrebbero essere necessari oltre 1,3 milioni di lavoratori in più entro il 2030.

Questo pone il problema della formazione di una manodopera specializzata e quindi la necessità di interventi statali che finanzino corsi di specializzazione professionale. Abbiamo bisogno di politiche che guardino oltre la crisi energetica e pongano le basi per un futuro più sostenibile da ogni punto di vista.

Scopri le nostre offerte e calcola un preventivo

Calcola un preventivo