Gli investimenti nelle rinnovabili hanno visto un boom nel 2022 con 41 miliardi di euro pronti ad essere immessi sul mercato. Sitratta di una svolta secondo il report annuale Irex 2023 realizzato da Althesys. Con 38,9 Gigawatt di nuova potenza installata (tre volte la quota toccata nel 2021) le rinnovabili crescono a ritmi notevoli verso la transizione energetica, nonostante le lungaggini della burocrazia.
Il principale fattore che ha determinato il boom degli investimenti rinnovabili è stato lo sviluppo dell’agrivoltaico.
Investimenti nelle rinnovabili: l’agrivoltaico guida la crescita
Delle 958 operazioni rlevate nel 2022, ben 390 riguardano il fotovoltaico nell’agricoltura, ovvero il 41%, con 15 Gigawatt installati grazie all’investimento di 12 miliardi di euro. A seguire, nella classifica degli investimenti nelle rinnovabili dello scorso anno, troviamo il fotovoltaico che ha visto 8,3 miliardi di investimenti per una potenza installata di 11,6 GW (35%). L’eolico onshore si è fermato a 184 iniziative e 10.6 GW grazie a 14,2 miliardi di euro, contro i 63 progetti dell’eolico offshore per oltre 50 GW. L’incremento si è avuto anche nel settore dei sistemi di accumulo, che nel 2022 hanno raggiunto una capacità di circa 898 Megawatt: il 91% in più rispetto al 2021, grazie a 227 impianti sul territorio italiano.
Il futuro però potrebbe essere l’idrogeno verde che nel 2022 ha dato segnali incoraggianti di crescita. La filiera italiana dell’idrogeno conta ormai 115 iniziative a cui partecipano 150 diverse aziende.
La burocrazia è il principale ostacolo alle rinnovabili
Il sistema farraginoso delle autorizzazioni resta il principale ostacolo alla crescita e agli investimenti nelle rinnovabili. Le iniziative sono numerose ma faticano a trovare sbocco in tempi ragionevoli. Il 75% dei nuovi impianti censiti nel 2022 non hanno ancora ricevuto le dovute autorizzazioni, percentuale che cresce ancora se si prendono in esame solo i progetti di piccole dimensioni (88%).
Per decarbonizzare l’energia entro il 2030 l’Italia dovrà fare molto di più di quanto messo in campo dall’attuale governo per semplificare l’iter autorizzativo degli impianti rinnovabili.
